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Cessioni di preziosi usati, per il reverse charge conta l’attività esclusiva di fusione

L’Agenzia riconosce lo stesso trattamento previsto per il materiale d’oro a cessioni di prodotti d’oro finiti usati a fonderie e a fabbricanti/produttori

/ Nunzio RAGNO

Venerdì, 13 dicembre 2013

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Con la risoluzione n. 92 di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito il tanto dibattuto utilizzo del meccanismo del reverse charge (art. 17, comma 5 del DPR 633/72 introdotto dall’art. 3, comma 4 della L. 7/2000) nella cessione di oggetti preziosi usati e/o avariati da parte dei “Compro Oro” e di altri operatori del settore orafo a fonderie e a industrie orafe.

Sostanzialmente, l’incertezza era relativa all’applicazione dell’inversione contabile anche agli oggetti di gioielleria usati destinati alla lavorazione industriale (applicazione del reverse charge per assimilazione al materiale industriale) alla stregua dei “rottami auriferi”, in luogo del regime speciale IVA del margine previsto per gli oggetti preziosi usati di gioielleria.
La L. ...

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