Accertamento «anticipato», urgenza solo per cause non imputabili all’Agenzia
Il ritardo nella conclusione delle verifiche fiscali è giustificazione valida solo se non dipende da condotte negligenti o inefficienti dell’Amministrazione
Torniamo sulla questione dell’accertamento “anticipato”, ovvero dell’accertamento emesso senza il rispetto dei sessanta giorni dalla formazione del “PVC”, per dar conto della sentenza dalla Cassazione n. 3142, depositata il 12 febbraio scorso.
Dalla pronuncia si comprende che, nel caso specifico, le operazioni di verifica presso il contribuente si erano concluse tardivamente sicché, per evitare la decadenza dal potere di accertamento, venne emesso l’atto impositivo prima del decorso dei sessanta giorni dal rilascio della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni da parte degli organi di controllo (come letteralmente dispone il comma 7 dell’art. 12 dello Statuto del Contribuente).
L’Agenzia delle Entrate sosteneva che la particolare ...
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