Le esenzioni TASI ricalcano la disciplina prevista per l’IMU
Dovrebbero essere possibili anche per Onlus, aziende pubbliche di servizi alla persona ed esercizi commerciali e artigianali in zone precluse al traffico
La versione originaria della disciplina della TASI, di cui ai commi 669 e ss. dell’art. 1 della L. n. 147/2013 (legge di stabilità 2014) era sprovvista di un regime di esenzione di legge, cioè di un regime di favore per i contribuenti non subordinato dall’adozione di apposite deliberazioni da parte dei Comuni impositori competenti.
Ci ha pensato il DL n. 16/2014 (decreto “Salva Roma-ter”) che, all’art. 1, ha indicato fra l’altro le fattispecie esonerative, ricalcando quelle previste dall’IMU che erano state modellate sulla disciplina dell’ICI (art. 7 del DLgs. n. 504/1992). Più precisamente, il comma 3 di tale art. 1, nel disegnare un vero e proprio regime di esenzione ai fini della TASI, ha stabilito che sono esenti gli immobili (terreni e fabbricati) ...
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