Ennesimo cambio di rotta della Cassazione sull’IRAP dei professionisti
Retribuzioni per lavoratori dipendenti di per sé non risolutive per configurare un’autonoma organizzazione
Ad appena due giorni dall’ultima sentenza (si veda “IRAP professionisti, «cortocircuito» della Cassazione sull’impiego di personale” dell’8 maggio 2014), la Suprema Corte torna a pronunciarsi sulla questione dell’IRAP dovuta dai professionisti e, incredibilmente, la posizione cambia ancora.
Oggetto del contendere dell’ordinanza 10173, depositata ieri, 9 maggio 2014, è, tra l’altro, la rilevanza dell’impiego di personale ai fini della configurabilità di un’autonoma organizzazione.
Sul punto, i giudici di legittimità assumono nuovamente una posizione più morbida, ritenendo che la disponibilità di un dipendente (magari part time o con funzioni meramente esecutive) non necessariamente accresce la capacità produttiva del professionista, ossia
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