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LETTERE

Opportuno un sistema a estrazione anche per i collegi sindacali delle società private

Giovedì, 10 luglio 2014

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Gentile Redazione,
leggo con interesse il dibattito che vari colleghi stanno portando avanti circa la bontà del collegio sindacale, cui mi unisco.
Con una precisazione.

Il collegio sindacale, per funzionare al 100%, deve essere di “nomina neutrale” e noncomoda”. Un po’ come oggi accade negli enti locali e come doveva accadere, salvo repentina marcia indietro, per le partecipate pubbliche, in merito al quale spero un ripensamento del legislatore.

La neutralità e l’imparzialità del collegio sindacale le si hanno pienamente solo se si taglia il filo che lega il soggetto che nomina dal soggetto che paga (e che determina il compenso).

Quindi, anche per le società private sarebbe opportuno un sistema ad estrazione, che garantisca qualità ed esperienza a tutela della funzione di revisione con tariffe prefissate. E magari con un limite agli incarichi. Perché neanche Mandrake potrebbe essere un buon revisore in 30 società. Siamo sinceri!

Da ultimo, mi permetto di aggiungere che oltre un certo fatturato il controllo dovrebbe essere obbligatorio anche per le sas e le snc, in quanto la concreta tutela dei terzi spesso non è garantita dalla responsabilità illimitata del l’imprenditore (o vogliamo fare finta di non sapere che in certi ambienti e settori esistono anche per questo genere di società le teste di legno?).


Augusto Fumagalli
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Como

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