Visto di conformità infedele con ricadute sull’indebita compensazione
Sarebbero interessanti chiarimenti ufficiali sui nessi tra la violazione del professionista e la «legittimità» della compensazione
Le compensazioni dei crediti fiscali (sia relativi a determinate imposte sia a crediti d’imposta da indicare nel quadro RU, istituiti dalla legislazione speciale), specie se “esterne” ovvero eseguite nel modello F24, sono circondate da particolari cautele, visti i rischi di condotte evasive o fraudolente che le caratterizzano.
Oltre ai limiti quantitativi e, talvolta, temporali, alla compensazione, la legislazione vigente, in alcuni casi, impone di ottenere il visto di conformità di cui all’art. 35 del DLgs. 241/97.
Si veda, su quest’ultimo aspetto, l’art. 10 comma 1 punto 7 del DL 78/2009 relativamente ai crediti IVA di importo superiore a 15.000 euro (il visto deve essere “preventivo”), e l’art. 1 comma 574 della L. 147/2013, per i crediti ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41