Unificazione tra TASI e IMU difficile nella legge di stabilità
I tecnici del Governo sono al lavoro sull’unificazione tra TASI e IMU, ma sembra difficile che la nuova tassazione unica sulla casa possa essere introdotta già nella legge di stabilità, come ipotizzato inizialmente. Prima di adottare un nuovo sistema, l’Esecutivo aspetta infatti di conoscere i dati sul gettito 2014, primo anno di applicazione della TASI. Pur nell’intento di semplificare l’attuale regime, rimane infatti il presupposto che ogni novità vada introdotta a parità di effetti finanziari.
Al riguardo, nel corso del question time di ieri in Commissione Finanze, in risposta all’interrogazione n. 5-03732, il MEF ha precisato che “un’analisi complessiva del gettito TASI sull’abitazione principale potrà essere effettuata una volta acquisiti i dati dei versamenti con scadenza il 16 ottobre”. Per i 2.178 Comuni che avevano deliberato entro fine maggio, nei quali la prima rata è già stata pagata a giugno, il MEF ha ricordato che il gettito “IMU-TASI sull’abitazione principale mostra una riduzione complessiva nel 2014 del 29,3% rispetto al 2012”.
Tornando alla legge di stabilità, i tempi sono stretti sia per quanto riguarda la presentazione entro il 15 ottobre, sia per l’iter parlamentare che deve concludersi entro il 31 dicembre, cioè a pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre, fissata per il saldo sia di IMU che di TASI. L’ipotesi di far confluire la nuova tassa unica in un emendamento finale alla legge non è del tutto esclusa, ma sarebbe difficile farlo senza aver quantificato concretamente il gettito complessivo della tassazione sugli immobili.
L’alternativa più probabile sarebbe dunque quella di agire velocemente nei primi mesi del prossimo anno con un canale legislativo apposito per rendere effettivo il nuovo sistema già dall’imposizione 2015. L’unificazione riguarderebbe IMU e TASI, ma non la TARI, che rimarrebbe svincolata, in quanto tassa legata al costo del servizio dello smaltimento dei rifiuti, diverso in ogni Comune.
Altra ipotesi di lavoro più a lungo termine, infine, sarebbe quella della riorganizzazione di tutti i tributi locali diversi da quelli immobiliari. (Redazione)
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