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Approvato dal CSM il parere critico sul decreto sul processo civile

/ REDAZIONE

Giovedì, 9 ottobre 2014

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Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato con 20 voti a favore (compreso quello del vicepresidente del CSM Giovanni Legnini) il parere critico della Sesta Commissione sul DL n. 132/2014, contenente misure urgenti di degiurisdizionalizzazione e altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile

Si ricorda che il parere (si veda “Decreto sul processo civile a rischio incostituzionalità”) è una sostanziale bocciatura del decreto, perché, pur condividendo e apprezzando gli obiettivi di ridurre il contenzioso e rendere maggiormente gestibile il sistema giudiziario italiano, ritiene che gli strumenti scelti non siano “particolarmente idonei a assicurare un reale incremento dell’efficienza del sistema”; in altre parole, che essi non servano a “determinare un’effettiva riduzione dell’arretrato e un’accelerazione dei processi”.

Il testo proposto dalla Sesta Commissione è stato in parte modificato dopo la discussione in plenum. In particolare, è stata cancellata una frase su cui si erano appuntate diverse critiche dai laici del centrodestra e soprattutto dal pg della Cassazione Gianfranco Ciani: “La scelta di intervenire con decreto legge comporta delicati profili di compatibilità costituzionale”. In particolare Ciani aveva parlato di una considerazione “inopportuna, che può essere intesa all’esterno come critica velata al presidente della Repubblica”, che vaglia la costituzionalità dei decreti legge prima di apporre la sua firma. (Redazione)

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