Sequestro escluso con il pagamento da parte del terzo «debitore» dell’evasore
Sebbene il pagamento del debito tributario non provenga dall’obbligato principale, non permane alcun indebito arricchimento dall’azione delittuosa
In caso di contestazione di un reato tributario, il pagamento dell’imposta evasa da parte di un terzo/debitore dell’evasore giustifica l’annullamento del provvedimento di sequestro per equivalente del profitto del reato, dal momento che, per tal via, risulta non solo versata la somma al creditore/evasore, ma anche saldato il debito che quest’ultimo aveva nei confronti dell’Erario. A stabilirlo è la Cassazione nella sentenza n. 43811 depositata ieri.
Tizio, legale rappresentante della Alfa srl, veniva indagato per la fattispecie di omesso versamento IVA (art. 10-ter del DLgs. 74/2000), non avendo provveduto a pagare, entro il 27 dicembre 2011, l’IVA risultante dalla dichiarazione annuale 2010, per circa 76.000 euro. Nei suoi confronti veniva disposto il sequestro ...
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