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Sull’impugnabilità della risposta all’interpello tesi ancora discordanti

La C.T. Prov. di Bari, ribadendo la non impugnabilità, è in linea con la posizione dell’Agenzia, ma in contrasto con l’orientamento della Cassazione

/ Alessandro BORGOGLIO

Giovedì, 30 ottobre 2014

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Con la sentenza n. 2355 del 14 ottobre scorso, la C.T. Prov. di Bari ha ribadito che il diniego opposto dalla Direzione regionale delle Entrate all’istanza di interpello disapplicativo della disciplina antielusiva sulle società “di comodo” non è un atto impugnabile dal contribuente.

Secondo i giudici provinciali, il diniego alla disapplicazione di norme antielusive non può essere equiparato ad un avviso di accertamento, poiché tale atto non comporta alcuna attività di accertamento e allo stato attuale costituisce soltanto un provvedimento direttoriale privo di contenuto a carattere impositivo, tale da suscitare l’interesse immediato del destinatario a insorgere giudizialmente contro di esso.

Tale tesi, confermativa, peraltro, del decisum dell’anno prima del collegio ...

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