Alle Sezioni Unite l’IVA sui compensi professionali post chiusura dell’attività
La perdita della soggettività passiva si realizza al momento di cessazione dell’attività del professionista
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24432 di ieri, 17 novembre 2014, ha demandato al Primo Presidente, per valutare la rimessione alle Sezioni Unite, la questione dell’assoggettamento ad IVA dei compensi per prestazioni professionali percepiti dopo la cessazione dell’attività e la chiusura della partita IVA.
Il dubbio, sollevato dalla Cassazione, è relativo all’assoggettabilità ad IVA (e alla fatturazione) delle somme percepite dopo che il professionista ha chiuso la partita IVA.
La questione interpretativa verte sull’identificazione della nozione di cessazione dell’attività del professionista, al fine di determinare il momento in cui il presupposto soggettivo dell’IVA ex art. 5 del DPR 633/72 debba intendersi venuto meno e, dunque, si possano ...
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