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Il Jobs Act non vale per statali e vecchi assunti

/ REDAZIONE

Venerdì, 16 gennaio 2015

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Il Jobs Act, con il contratto a tutele crescenti che sostituisce nella gran parte dei casi di licenziamento il reintegro dell’art. 18 con l’indennizzo, non si applica ai dipendenti pubblici e ai vecchi assunti. Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ospite di un convegno di Federmeccanica, è tornato oggi a circoscrivere l’ambito di applicazione delle nuove norme, ribadendo (anche dopo le differenti letture giuslavoristiche) che sul fronte della P.A. servono norme di raccordo. La cornice potrà eventualmente essere il Ddl. Madia in discussione al Senato. Sull’altro fronte, quello dei vecchi e nuovi assunti, ha detto che il Governo ha scelto di “partire” dai nuovi e che “sarà il tempo a dirci se dovremo tornare su questa scelta”.

Poletti ha poi confermato la volontà di dare al più presto l’ok definitivo ai primi due decreti attuativi del Jobs Act, trasmessi alle Camere il 13 gennaio, per i quali entro 30 giorni le Commissioni Lavoro di Camera e Senato devono esprimere il proprio parere, non vincolante. Dopo di che, i testi faranno l’ultimo passaggio in CdM. Altra tappa indicata dal Ministro è quella che entro un mese si arrivi al decreto attuativo per il riordino delle tipologie contrattuali. La Commissione Lavoro della Camera inizierà l’esame dei testi da lunedì e procederà nel corso della settimana alle audizioni. La Commissione Lavoro del Senato, invece, ha avviato la discussione nella seduta di ieri e ha programmato per martedì 20 le audizioni dei soggetti coinvolti, a cominciare dalle parti sociali. (Redazione)

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