La consulenza senza voluntary evita la segnalazione di operazioni sospette
Il Viceministro Casero precisa la portata della FAQ del 23 gennaio ma resta il nodo della coerenza con l’obbligo di SOS «nella» voluntary
Sulla configurabilità dell’obbligo di segnalazione di operazioni sospette (SOS) nel caso in cui il professionista sconsigli di accedere alla collaborazione volontaria, o sia questi a decidere di non accedervi nonostante il consiglio del professionista, il Dipartimento del Tesoro, in data 23 gennaio 2015, è intervenuto con una risposta che è stata generalmente letta quale conferma del fatto che i professionisti, nel caso prospettato, non siano tenuti ad effettuare la SOS, in applicazione dell’art. 12 comma 2 del DLgs. 231/2007.
A ben vedere, qualche dubbio poteva rimanere.
Il primo periodo della risposta precisa, infatti, che l’obbligo di SOS non si applica nell’esame della posizione giuridica del cliente in relazione a un procedimento giudiziario, compresa la consulenza ...
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