ACCEDI
Giovedì, 19 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

L’amministratore privo di deleghe deve attivarsi sempre

La sentenza 7331/2015 della Cassazione ritiene irrilevante il canale attraverso il quale l’amministratore viene a conoscenza del rischio di illeciti

/ Maurizio MEOLI

Lunedì, 23 febbraio 2015

x
STAMPA

download PDF download PDF

Concorre nel reato dell’amministratore delegato il consigliere privo di deleghe che, comunque venuto a conoscenza del rischio di illeciti, non si sia attivato per impedirne il compimento. È questo il principio desumibile dalla sentenza n. 7331/2015 della Cassazione.

Il fondamento giuridico del concorso prospettato è costituito dall’art. 40 comma 2 c.p., ai sensi del quale “non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”. Tale “obbligo giuridico” è tendenzialmente ravvisato in talune disposizioni civilistiche che appare opportuno ricordare. L’art. 2392 c.c., innanzitutto, in base al quale gli amministratori devono adempiere i doveri ad essi imposti dalla legge e dallo statuto con la diligenza richiesta dalla

...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU