Sequestro preventivo per dichiarazione infedele solo nei limiti di quanto evaso
Ciò è legittimo quando il reato di cui all’art. 4 del DLgs. 74/2000 può integrare i reati presupposto di riciclaggio e di reimpiego
Il reato di dichiarazione infedele di cui all’art. 4 del DLgs. 74/2000 può integrare il reato presupposto sia di riciclaggio (art. 648-bis c.p.) che di reimpiego (art. 648-ter c.p.), rendendo legittimo il sequestro preventivo del profitto, anche per equivalente, ex art. 640-quater c.p., ma solo entro i limiti dell’importo dell’imposta evasa. Sono queste le indicazioni che emergono dalla sentenza n. 9392 della Corte di Cassazione, depositata ieri e attinente a un caso che oggi, in esito all’introduzione della fattispecie di autoriciclaggio, appare di particolare attualità.
Al rappresentante legale di una società “familiare” veniva contestato il delitto di dichiarazione infedele attraverso l’occultamento di una serie di operazioni, il cui importo veniva, ...
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