Orientamento negativo di Bruxelles sul reverse charge per la grande distribuzione
Verso il “no” all’estensione del reverse charge al settore della grande distribuzione, mentre potrebbe essere “approvato” lo split payment. Sarebbero questi, stando a quanto si è appreso ieri, gli orientamenti dei servizi di Bruxelles che stanno esaminando le richieste di deroga al regime IVA presentate dall’Italia. Nessuna decisione definitiva, sottolineano però le stesse fonti, è stata già presa.
La procedura d’esame delle due domande di deroga non è infatti ancora stata completata e difficilmente ciò potrà avvenire prima di un paio di settimane. Tuttavia, l’esame dei due dossier in questi ultimi mesi è andato avanti e ora sarebbero state confermate le indiscrezioni su un orientamento “non positivo” riguardo al reverse charge, mentre verso lo split payment ci sarebbe un approccio più possibilista.
La procedura in corso prevede che la Commissione presenti al Consiglio Ue le sue proposte per la concessione delle deroghe richieste oppure delle comunicazioni contenenti le sue obiezioni all’accoglimento delle richieste. Per essere definitivamente accolta, qualsiasi domanda di deroga deve infatti essere approvata all’unanimità dal Consiglio. A Bruxelles si ricorda poi che sul reverse charge pesa negativamente il precedente della Romania, che si è vista già respingere un’analoga richiesta di deroga. (Redazione)
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