Organismi di composizione della crisi, sui ragionieri esclusi l’Anc scrive al Ministero
In merito all’esclusione dei ragionieri dal Registro degli organismi autorizzati alla gestione della crisi da sovraindebitamento, la cui istituzione è stata prevista dal DM 202/2014, l’Associazione nazionale commercialisti ha reso noto di aver indirizzato ieri una lettera al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando: ciò – si legge nel comunicato – all’indomani del rinvio al prossimo autunno, da parte del TAR del Lazio, della decisione riguardante il ricorso presentato dal CNDCEC.
Dal Registro – sostiene il Presidente Marco Cuchel – “vengono inspiegabilmente esclusi i ragionieri, i quali, sebbene iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e titolari delle competenze necessarie allo svolgimento dell’attività in questione, sia per formazione sia per esperienza, subiscono una discriminazione perché privi della laurea magistrale o del titolo equivalente in materie economiche o giuridiche, il cui possesso è tra i requisiti prescritti”.
“La contraddittorietà della norma – scrive Cuchel nella lettera – è indubbia: da una parte ai ragionieri è preclusa l’iscrizione al Registro, mentre dall’altra, nelle norme transitorie, gli stessi sono di fatto considerati soggetti abilitati a svolgere la funzione di composizione della crisi da sovraindebitamento”.
L’ANC ha ritenuto opportuno portare la questione all’attenzione del Ministro per chiedere “un tempestivo intervento, atto a sanare una situazione che determina un’ingiustificata penalizzazione di migliaia di professionisti”. (Redazione)
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