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Organismi di composizione della crisi, sui ragionieri esclusi l’Anc scrive al Ministero

/ REDAZIONE

Giovedì, 28 maggio 2015

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In merito all’esclusione dei ragionieri dal Registro degli organismi autorizzati alla gestione della crisi da sovraindebitamento, la cui istituzione è stata prevista dal DM 202/2014, l’Associazione nazionale commercialisti ha reso noto di aver indirizzato ieri una lettera al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando: ciò – si legge nel comunicato – all’indomani del rinvio al prossimo autunno, da parte del TAR del Lazio, della decisione riguardante il ricorso presentato dal CNDCEC.

Dal Registro – sostiene il Presidente Marco Cuchel – “vengono inspiegabilmente esclusi i ragionieri, i quali, sebbene iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e titolari delle competenze necessarie allo svolgimento dell’attività in questione, sia per formazione sia per esperienza, subiscono una discriminazione perché privi della laurea magistrale o del titolo equivalente in materie economiche o giuridiche, il cui possesso è tra i requisiti prescritti”.
“La contraddittorietà della norma – scrive Cuchel nella lettera – è indubbia: da una parte ai ragionieri è preclusa l’iscrizione al Registro, mentre dall’altra, nelle norme transitorie, gli stessi sono di fatto considerati soggetti abilitati a svolgere la funzione di composizione della crisi da sovraindebitamento”.

L’ANC ha ritenuto opportuno portare la questione all’attenzione del Ministro per chiedere “un tempestivo intervento, atto a sanare una situazione che determina un’ingiustificata penalizzazione di migliaia di professionisti”. (Redazione)

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