A giugno aperte oltre 40 mila partite IVA
Nel mese di giugno sono state aperte 40.845 nuove partite IVA. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si osserva un discreto aumento percentuale, pari a +5%, in larga parte dovuto, analogamente a quanto verificatosi a maggio, alle nuove aperture nel settore dell’agricoltura, localizzate soprattutto al Sud e nelle Isole. Lo ha reso noto ieri il Dipartimento delle Finanze con i dati dell’Osservatorio delle partite IVA, spiegando che, a giugno, 3.796 soggetti hanno aderito al nuovo regime forfetario, mentre 8.165 soggetti hanno aderito al regime fiscale di vantaggio. Complessivamente, tali adesioni rappresentano il 29,3% del totale delle nuove aperture.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di aperture (23,7%). Al secondo posto figura l’agricoltura (11,8%), seguita dalle attività professionali (11,3%). Rispetto a giugno 2014, si osserva un sensibile aumento di aperture nel settore dell’agricoltura (+50%). Analizzando gli altri settori di attività economica, gli incrementi più significativi si rilevano nella sanità (+16,5%) e nelle attività artistiche (+9,3%), mentre le flessioni più evidenti si registrano invece nei servizi di informazione (-10,1%), nelle attività professionali (-8,6%) e finanziarie (-6,5%).
Riguardo alla ripartizione territoriale, circa il 40% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22% al Centro e il 38% al Sud e nelle Isole. Gli aumenti più significativi di aperture di partite IVA, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sono localizzati nelle Regioni meridionali: Puglia (+34,1%), Calabria (+21%) e Molise (+20,8%). Invece, le flessioni più marcate si registrano in Abruzzo (-15%), Liguria (-9%), Basilicata e Sardegna (-6,2%).
La distribuzione per natura giuridica delle nuove partite IVA mostra poi che la quota relativa alle persone fisiche è pari al 72,6%, le società di capitali raggiungono il 21,7%, le società di persone si attestano al 4,8%, mentre la percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” sfiora l’1%. Rispetto a giugno 2014, si rileva un aumento di aperture per le persone fisiche (+4,6%) e le società di capitali (+10,8%); per le società di persone, invece, si registra un sensibile calo (-10,2%), confermando il trend negativo osservato negli ultimi mesi, probabilmente conseguente alle recenti norme civilistiche che agevolano l’apertura di società di capitali (a responsabilità limitata).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con il 63,2% delle partite IVA aperte da soggetti di sesso maschile. Il 46,2% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 34,2% a soggetti tra 36 e 50 anni. (Redazione)
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41