ACCEDI
Venerdì, 6 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Nuove sanzioni con decorrenza «quasi» impossibile

Lo schema di decreto approvato dal Governo nell’ultimo CdM sembra ostare al favor rei e non fa riferimento alla commissione della violazione

/ Alfio CISSELLO

Martedì, 8 settembre 2015

x
STAMPA

download PDF download PDF

Il Governo, lo scorso venerdì, ha approvato, in seconda lettura, lo schema di decreto sulla riforma delle sanzioni amministrative tributarie, che attua la L. 23/2014.
Rispetto al testo originario, dal punto di vista sostanziale non sono molte le modifiche; balza all’occhio, tra l’altro, la riforma delle sanzioni in tema di reverse charge, su cui ritorneremo.

Come nel “vecchio” testo, il punto dolente era e continua a essere la decorrenza delle nuove norme.
Prima, si era proposto di far rimanere “in vita” il nuovo sistema sanzionatorio nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2017, e ciò era stato criticato da molti (si veda “Decreto sulle sanzioni con decorrenza «impossibile»” del 2 luglio 2015).

Quando si introduce nel sistema ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU