La consulenza tecnica d’ufficio del medico rientra nel reddito professionale
Il corrispettivo percepito dal medico rileva poi ai fini IVA ed è certificato con fattura elettronica
Il compenso percepito da un medico dipendente della ASL, per l’attività di consulenza tecnica d’ufficio (CTU) resa all’Autorità giudiziaria, nel quadro di un procedimento penale, non ha natura di reddito di lavoro dipendente. In quanto percepito nell’esercizio di pubblica funzione, il suddetto compenso è attratto nell’ambito del reddito professionale del medico, laddove questi svolga anche attività di lavoro autonomo. La prestazione di consulenza tecnica d’ufficio effettuata dal medico è, altresì, rilevante agli effetti dell’IVA e, se resa a una Pubblica Amministrazione, deve essere documentata mediante fattura elettronica.
I descritti chiarimenti sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 88, pubblicata ieri, 19 ottobre ...
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