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PROFESSIONI

La mancanza di regolamenti non aiuta i professionisti nell’antiriciclaggio

Per il «Rapporto di Mutua Valutazione (Mer)-Italia» il livello di adeguatezza tecnica del nostro Paese è migliorato, ma restano elevati i rischi

/ Christina FERIOZZI

Mercoledì, 17 febbraio 2016

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Evasione fiscale, criminalità organizzata e corruzione sono le tre aree di maggiore rischio in Italia ai fini del contrasto al riciclaggio. Nettamente migliorato il livello di adeguatezza tecnica del nostro Paese, anche se nel mondo delle professioni non è ancora omogenea la consapevolezza dei rischi di riciclaggio. È quanto emerge dal “Rapporto di Mutua Valutazione (Mer)-Italia” circa la valutazione del sistema italiano di prevenzione del riciclaggio/finanziamento del terrorismo condotta nel 2014-2015 da FMI e GAFI-FATF, pubblicato dal Dipartimento del Tesoro del MEF.

Fino al 12% del prodotto interno lordo (PIL), è il volume di proventi illeciti (come riconosciuto nell’Analisi dei rischi nazionali), la maggior parte dei quali generata all’interno del Paese, che deriva

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