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Occultamento e distruzione di scritture contabili se ne è provata l’esistenza

La Cassazione ribadisce che la condotta non può sostanziarsi in un mero comportamento omissivo

/ Maria Francesca ARTUSI

Martedì, 10 maggio 2016

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Alcune questioni interpretative si pongono in relazione alla condotta del reato di occultamento e distruzione dei documenti contabili, di cui all’art. 10 del DLgs. 74/2000. L’aspetto controverso è connesso all’individuazione degli elementi obiettivi dai quali desumere l’esistenza dei documenti contabili, il cui occultamento o la cui distruzione forma l’oggetto materiale della contestazione.

Con un orientamento più risalente, la Cassazione aveva affermato che la condotta idonea ad integrare il citato reato non sarebbe solamente quella consistente nell’occultare o distruggere le scritture contabili ovvero la documentazione la cui tenuta è obbligatoria, al fine di evadere le imposte dirette o sul valore aggiunto, ma anche la condotta di chi, al medesimo fine, ...

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