Reddito delle società di persone imputato ai soci che sono tali al 31 dicembre
La Cassazione affronta l’imputabilità del reddito nel caso di variata compagine sociale
Il reddito conseguito dalla società di persone deve essere attribuito pro quota ai soci risultanti alla chiusura dell’esercizio, a prescindere dalle eventuali variazioni infrannuali della compagine sociale e, quindi, non dovendo il reddito societario essere ripartito pro rata temporis tra i vari soggetti che si sono succeduti nella partecipazione sociale. È questo l’importante assunto ribadito dalla Cassazione, con l’ordinanza n. 9731 del 12 maggio 2016.
La norma fiscale di riferimento, ovvero l’art. 5, comma 1 del TUIR, si limita a stabilire che i redditi delle società semplici, in nome collettivo e in accomandita semplice residenti nel territorio dello Stato sono imputati a ciascun socio, indipendentemente dalla percezione, proporzionalmente alla sua quota di partecipazione ...
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