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ECONOMIA & SOCIETÀ

Mercati prudenti dopo la vittoria del «no» al referendum

Per ora trova riscontro la sensazione che il netto rialzo dello spread fosse legato all’approvazione della legge di bilancio più che ai timori sul voto

/ Stefano PIGNATELLI

Martedì, 6 dicembre 2016

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Dopo l’ampia vittoria del “no” al referendum italiano e le dimissioni annunciate dal Premier, è decisamente contenuta la reazione dei mercati sull’euro e sui governativi. L’eurousd, dopo qualche sussulto che lo ha portato a un minimo appena sopra 1,05, si attesta a 1,074, cioè sui massimi dal 17 novembre.

I rendimenti Btp 10 anni sono appena sopra il 2% e lo spread a 168 bps, ben lontano dai picchi di 194 bps della scorsa settimana. Può essere l’ombrello protettivo della Bce, può essere che i mercati si fossero già posizionati sulla vittoria del “no”, sta di fatto che le variazioni sono modeste. Qualche tensione è presente sul settore bancario.
In ogni caso la guardia non deve essere abbassata. È possibile che una consistente fetta degli operatori ...

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