Il Governo prepara la risposta all’Ue, niente manovre estemporanee
Nessuna manovra estemporanea, scelte coerenti con una strategia di lungo periodo nell’interesse del Paese per assicurare il rispetto delle regole europee, ma tenendo conto anche delle nuove spese emerse per il sisma costituiscono le “linee guida” su cui il Governo si starebbe muovendo nel preparare la lettera di risposta ai rilievi della Commissione Europea, attesa entro mercoledì.
Nella serata, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il Ministro Pier Carlo Padoan si sono incontrati per fare il punto sulle prossime scelte di politica economica, in vista del DEF e della risposta alle richieste della Commissione. L’Esecutivo intende scegliere la strategia più adatta per affrontare le nuove spese per il terremoto e assicurare il rispetto delle regole finanziarie europee, allo stesso tempo rivendicando la validità delle riforme fatte, insistendo sul tema della crescita e dunque dicendo “no” a nuove tasse che abbiano effetto depressivo. L’idea resterebbe quella di garantire il rispetto delle regole Ue, rinviando però al prossimo Documento di economia e finanza il dettaglio dell’intervento. In base ad alcune indiscrezioni di fonte governativa, però, in queste ore si starebbe dettagliando la risposta in concreto.
L’incertezza intanto pesa. Il tempo stringe e, di fronte al tentativo di tirare la corda fino all’ultimo minuto nella trattativa sempre più serrata con la Commissione, lo spread torna a volare. Il differenziale tra Btp e Bund ha chiuso a quota 186 punti, con un tasso di rendimento del decennale italiano del 2,3%, fornendo probabilmente solo un assaggio di quello che potrebbe accadere se l’Italia dovesse decidere di non accettare le raccomandazioni europee e di sfidare fino in fondo la Commissione, imboccando la strada della procedura di infrazione.
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