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LETTERE

Bene anche lo spesometro mensile, ma togliamo la ritenuta d’acconto

Giovedì, 9 febbraio 2017

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Gentile Redazione,
purtroppo a forza di lamentele bagatellari perdiamo di vista la trave nell’occhio. Intendo riferirmi al nuovo spesometro e alla tecnica ormai consolidata del legislatore (alias Agenzia delle Entrate) di introdurre nuovi e pesanti adempimenti e poi accordare (per gentile concessione), a fronte delle lamentele, leggere riduzioni degli aggravi quali ad esempio l’invio semestrale anziché trimestrale di cui si discute in questi giorni.

Da parte mia propenderei per un ulteriore aggravio con l’invio mensile dello spesometro a fronte, però, di una vera semplificazione, ossia l’eliminazione della ritenuta d’acconto per i soggetti con partita IVA: professionisti, agenti, prestatori di servizi ai condomini, ecc.

Si otterrebbe un duplice scambio: non più l’aggravio del ciclo della ritenuta (F24, Certificazione Unica e 770) e pertanto un’effettiva diminuzione del carico lavorativo e dei costi e non più l’anticipazione delle imposte da parte di soggetti che sono strutturalmente a credito.

Dall’altro lato fornisco mensilmente tutti i dati perché l’Agenzia delle Entrate possa controllare in itinere non solo l’IVA, ma anche il Conto economico.

Forse questo può essere uno scambio che veramente semplifica.


Giovanni Garbelotto
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso


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