Migliorie su beni di terzi con IVA detraibile
Nessuna norma prevede particolari limiti alla detrazione
Spesso i costi sostenuti per apportare migliorie su beni di terzi suscitano problematiche in merito alla loro deducibilità dal reddito d’impresa.
Infatti, come era stato evidenziato in un precedente articolo, talvolta la contestazione della deducibilità si fonda sul difetto di inerenza, talvolta perché il beneficiario delle stesse rimane ad esempio il locatore, e non chi le ha sostenute (si veda “Cassazione «confusa» sulle spese per immobili di terzi” del 30 giugno 2011).
Ai fini IVA, non dovrebbero esservi dubbi sulla spettanza del diritto alla detrazione IVA in merito alle suddette spese: si pensi ai costi di manutenzione straordinaria sostenuti dal conduttore, per adeguare lo stato dell’immobile alle esigenze dell’attività.
Salvo sia in discussione l’inerenza ...
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