La CNPADC approva il bilancio 2016
Un avanzo corrente di 511 milioni di euro per il 2016, oltre 6,9 miliardi di risparmio gestito e riserve previdenziali pari a 26,6 volte le pensioni di periodo. Sono questi i principali numeri contenuti nel bilancio di esercizio 2016 e nel primo assestamento al budget 2017 della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti, approvati ieri all’unanimità dall’Assemblea dei delegati.
I dati, si legge in una nota stampa diffusa ieri, sono andati anche oltre le previsioni iniziali. L’avanzo corrente di 511 milioni, ad esempio, supera di 19 milioni le ultime stime di budget, così come l’ammontare del risparmio gestito al 31 dicembre 2016 risulta “al di sopra dei risultati attesi nel bilancio tecnico della Cassa”.
Lo stato di salute dell’ente è dimostrato anche dal rapporto iscritti/pensionati, che continua il trend positivo degli ultimi anni, attestandosi a 9,1. Nel corso del 2016, infatti, il numero degli iscritti è cresciuto del 2,1%, passando da 64.921 a 66.260, mentre quello dei pensionati si è fermato a 7.251 (erano 6.987 nel 2015).
Positivi anche i dati che riguardano redditi. Il reddito aggregato della categoria è risultato pari a 4 miliardi di euro. Quello medio, invece, è cresciuto del 2,7%, passando da 61 mila 500 a oltre 63 mila euro (63.2). Quanto al volume d’affari, quello complessivo ha superato i 7 miliardi di euro, mentre il dato medio è salito del 2,9%, da poco più di 109 mila euro a oltre 112 mila.
“Questi dati positivi – ha commentato il Presidente della CNPADC, Walter Anedda – ci spingono ad essere sempre più attenti e ambiziosi nella gestione del risparmio previdenziale dei nostri associati, sotto diversi aspetti: efficienza gestionale, tutela della Cassa e miglioramento delle aspettative previdenziali e assistenziali, con un occhio particolare alle generazioni future. In Cassa Dottori Commercialisti, infatti, siamo ben consapevoli che il patto intergenerazionale, per essere credibile, necessita di un sistema equo e sostenibile”.
A fronte di un aumento di 8 milioni (da 253 a 261) del costo delle pensioni, i ricavi derivanti dalla contribuzione degli iscritti sono passati, nel 2016, a 774 milioni di euro ( erano 746 nel 2015). Un incremento reso possibile anche da un’aliquota media di contribuzione del 12,7%, in costante crescita negli anni (12,61% nel 2015, 12,49% nel 2014 e 11,56% nel 2013).
“Questo progressivo incremento – ha concluso Anedda – evidenzia una crescita della cultura previdenziale degli iscritti, che, se letta insieme a dei dati reddituali medi in crescita della categoria, confermano con decisione la vitalità di una categoria che vede nella Cassa Dottori Commercialisti un punto di riferimento sostanziale, il cui ruolo non si limita più alla tradizionale tutela pensionistica ma si estende all’accompagnamento del professionista durante la sua vita lavorativa attraverso politiche di welfare strategico”.
Temi (cultura previdenziale, welfare ed equità intergenerazionale) che saranno al centro del Forum in Previdenza, dedicato a “Preservare le generazioni future”, organizzato come sempre dalla CNPADC e in programma oggi, alle 10:30, a Roma (Palazzo Venezia).
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