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FISCO

Prova del dolo nella «frode carosello» deducibile dagli ingenti profitti

Responsabile anche il mero prestanome, che accettando la carica di amministratore ha accettato i rischi ad essa connessi

/ Maria Francesca ARTUSI

Venerdì, 21 aprile 2017

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Il termine “frode carosello” indica una tipologia di frode strutturata in modo complesso e generalmente attuata attraverso degli abusi del sistema di esenzione collegato all’IVA intracomunitaria.
Di tali frodi è complesso sia l’accertamento fattuale, sia la ricostruzione giuridica con l’individuazione delle responsabilità penali, dirette o concorrenti, dei numerosi soggetti coinvolti.

La Cassazione – nella sentenza n. 18924 depositata ieri – affronta un caso che trae origine da un’indagine svolta negli anni 2011 e 2012 dalla Guardia di Finanza, la cui attività aveva portato all’emersione di una di tali “frodi carosello”. Il meccanismo illecito si strutturava mediante una serie di operazioni volte a realizzare attività economiche fittizie

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