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Via libera definitivo del Senato al Jobs Act degli autonomi

/ REDAZIONE

Mercoledì, 10 maggio 2017

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Il Senato, con 158 voti favorevoli, 9 contrari e 45 astenuti, ha dato il via libero definitivo al Ddl. n. 2233-B, recante misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato (“Jobs Act degli autonomi”).

Nella seduta di ieri il relatore Maurizio Sacconi ha segnalato le principali modifiche introdotte dalla Camera: la stabilizzazione e l’estensione dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa; l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo con il compito di formulare proposte e indirizzi in tema di modelli previdenziali, modelli di welfare, formazione professionale.
Ha poi evidenziato questioni interpretative irrisolte, richiamando le norme sul diritto d’autore, il superamento della Gestione separata INPS, la reintroduzione di tariffe minime a garanzia del principio dell’equo compenso, l’utilizzo degli strumenti tecnologici nell’ambito del lavoro agile, l’adattamento delle norme sulla sicurezza e sull’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Nel passaggio all’esame dell’articolato del Ddl. sono state respinte tutte le proposte di modifica e sono stati accolti, previa riformulazione, diversi ordini del giorno, tra i quali due del relatore.
Il primo impegna il Governo a valutare la possibilità di prevedere parametri di determinazione del compenso dovuto ai lavoratori indipendenti, tenuto conto dei principi e dei vincoli derivanti in materia dall’ordinamento dell’Unione europea, nonché a valutare l’opportunità e la praticabilità dell’introduzione di un compenso minimo per il lavoro dipendente, tenuto conto degli orientamenti già espressi in materia dal Parlamento in sede di esame della delega lavoro.

Il secondo ordine del giorno impegna l’Esecutivo a: garantire la copertura INAIL del lavoratore agile in ogni ambito lavorativo e con riferimento agli infortuni in itinere; chiarire che gli infortuni legati esclusivamente alla scelta discrezionale del luogo di lavoro da parte del lavoratore non potranno essere addebitati a titolo di colpa al datore di lavoro; precisare che non rientrano nell’ambito di applicazione della disciplina i lavori che prevedono l’utilizzo di mezzi pericolosi quali le attività di trasporto su strada.

Sul numero di Eutekne.info di domani ci saranno i primi due di una serie di approfondimenti sul tema.

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