Valutazioni sul patteggiamento nei reati tributari da rivedere
La Corte Costituzionale rinvia al giudice di merito i dubbi di illegittimità a seguito della riforma
Con la riforma del diritto penale tributario si ripropongono nuove questioni di legittimità costituzionale in relazione ai requisiti del “patteggiamento” per i reati tributari.
Così sembrerebbe potersi interpretare la pronuncia n. 102 della Corte Costituzionale, depositata ieri, che restituisce gli atti al Tribunale di Treviso, in un caso di negato patteggiamento per omesso versamento IVA, chiedendo al giudice di merito di verificare se, e in quale misura, la disciplina introdotta dal DLgs. 158/2015 incida sulla rilevanza e sulla non manifesta infondatezza delle questioni formulate.
Con l’ordinanza del 20 gennaio 2015, il Tribunale veneto aveva sostenuto l’illegittimità costituzionale della disciplina del “patteggiamento” nei reati tributari, come introdotta
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41