Assegnazioni agevolate degli immobili ai soci con rivalsa dell’IVA
Si dovrebbe escludere la natura facoltativa della rivalsa, prevista in via generale per la destinazione dei beni a fini estranei all’esercizio d’impresa
Nel DPR 633/72, l’assegnazione ai soci dei beni è disciplinata dall’art. 2, comma 2, n. 6), che considera tale operazione assimilata ad una cessione di beni, con riferimento alla quale, però, la base imponibile, in assenza di un corrispettivo contrattuale, è costituita “dal prezzo di acquisto (dei beni) o, in mancanza, dal prezzo di costo dei beni o di beni simili, determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni”, secondo quanto stabilito dall’art. 13 comma 2 lettera c) dello stesso decreto.
In particolare, a detta dell’Agenzia delle Entrate (circ. n. 37/2016), nella quantificazione della base imponibile non si dovrà far riferimento al mero prezzo di acquisto del bene, ma dovranno essere computate anche tutte le spese sostenute per le riparazioni
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