È reato la dichiarazione infedele quando le condotte sono simulate
Secondo la Cassazione non c’è abuso del diritto in presenza di falsità ideologica che porta a occultare l’imponibile
Non si ha abuso del diritto e, quindi, irrilevanza penale delle condotte di dichiarazione infedele (art. 4 del DLgs. 74/2000), quando queste siano connotate da falsità ideologica che, permeando il contenuto dichiarativo, porti all’occultamento totale o parziale dell’imponibile.
Questo il condivisibile principio espresso dalla Cassazione con la sentenza n. 38016 depositata ieri.
Nel caso di specie, i giudici di merito avevano ritenuto la responsabilità del ricorrente per il reato di dichiarazione infedele a fronte di una complessa operazione che, grazie allo schermo di una cessione di quote societarie, nascondeva, in realtà, il trasferimento di beni immobili appartenenti alla società originaria oggetto di apposita scissione, mediante la creazione di una società “contenitore”,
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