Rateizzare il debito tributario può essere una scelta diligente
L’interruzione dei pagamenti danneggia però la società, con l’aggravio di sanzioni e interessi
Solo gli amministratori subentranti che interrompono i pagamenti rateali per debiti tributari possono essere chiamati a rispondere del danno alla società (nella specie, una srl) per sanzioni e interessi e non anche quelli che hanno “optato” per il pagamento ritardato e rateizzato. A precisarlo è il Tribunale di Milano nella sentenza n. 7879/2017.
Tra gli obblighi di diligente gestione sociale e di conservazione del patrimonio dell’ente si pone quello di gestire le risorse finanziarie in modo da provvedere agli obblighi fiscali, evitando così l’aggravio derivante da sanzioni e interessi di mora; ciò vale, in particolare, nel caso di mancato versamento dell’IVA, dal momento che, normalmente, si pone rispetto a somme già incamerate e da accantonare in vista del futuro
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