Non costituiscono rimanenze di magazzino gli articoli di cancelleria
Gli articoli di cancelleria costituiscono beni strumentali, in quanto non sono coinvolti direttamente nel processo produttivo, ma hanno unicamente una funzione di supporto all’attività imprenditoriale.
Essi non possono quindi concorrere alla formazione del reddito d’impresa come rimanenze di magazzino (ex art. 92 del TUIR), salvo che costituiscano oggetto dell’attività d’impresa.
È questo il principio enunciato dalla sentenza della Cassazione n. 30811, depositata ieri.
Nello specifico, una società produttrice di componenti per auto aveva incluso il materiale di cancelleria tra le rimanenze di merci, in base alla considerazione che esso, pur non partecipando direttamente al processo produttivo, non può essere utilizzato ripetutamente.
L’impostazione non è stata condivisa dai giudici di legittimità, ad avviso dei quali la qualifica di bene strumentale esige, nel contempo:
- il mancato coinvolgimento nel ciclo produttivo;
- la conseguente funzione di supporto solo indiretto all’attività produttiva.
Nessun rilievo assume, invece, il requisito della durevolezza, val a dire la possibilità di utilizzo ripetuto.
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