Indebito l’utilizzo della carta di credito anche senza firmare lo scontrino
La Cassazione, nella sentenza n. 52/2018, ha precisato che l’indebita utilizzazione a fini di profitto di una carta di credito da parte di chi non ne sia titolare integra la fattispecie di cui all’art. 55 comma 5 del DLgs. 231/2007 indipendentemente dal conseguimento di un profitto per il soggetto agente o dal verificarsi di un danno per il legittimo titolare della carta; non essendo necessario, ai fini della consumazione del reato, che la transazione giunga a buon fine (cfr. Cass. n. 7019/2014).
Di conseguenza, non può invocarsi, ex art. 49 c.p. (in tema di reato impossibile), l’assenza di consumazione del reato per la mancata firma dello scontrino emesso dal POS.
Si ricorda, infine, che, anteriormente alle modifiche apportate dal DLgs. 90/2017, la fattispecie in questione era collocata nel comma 9 del medesimo art. 55 del DLgs. 231/2007.
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