Incidenza elevata dei costi non sempre sintomo di autonoma organizzazione
Occorre valutare in concreto lo sviluppo della produttività e l’implementazione dell’organizzazione
Con due ordinanze depositate ieri, la n. 4851 e la n. 4783, la Corte di Cassazione ritorna sul tema della rilevanza dell’ammontare dei costi sostenuti dal professionista ai fini della configurabilità di un’autonoma organizzazione.
In particolare, i giudici di legittimità affermano che il valore assoluto dei compensi e delle spese, nonché il loro rapporto percentuale, non rappresentano elementi utili per desumere l’assoggettamento a IRAP del contribuente.
Infatti, i compensi elevati possono essere indicativi “del mero valore ponderale specifico dell’attività esercitata”, mentre i costi consistenti possono afferire all’aspetto personale (es. studio professionale, autoveicolo), rappresentando un elemento non funzionale “allo sviluppo della produttività
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