Dalla Fondazione nazionale commercialisti uno studio sui PIR
Il documento pubblicato ieri esamina il quadro normativo e gli aspetti operativi, evidenziando vantaggi e costi dello strumento
L’obiettivo dei piani di risparmio a lungo termine (PIR), introdotti dalla L. 232/2016, risiede nella volontà di immettere flussi finanziari nell’economia reale e nel tessuto produttivo italiano, destinando maggiori risorse al sostegno delle PMI.
Questo strumento di investimento dovrebbe quindi costituire un’utile alternativa per garantire provviste finanziarie alle PMI, le cui criticità connesse a una scarsa capitalizzazione si sono acuite negli anni della crisi e del credit crunch.
A sostenerlo è la Fondazione nazionale commercialisti, che ieri ha pubblicato un documento di ricerca (“I piani individuali di risparmio: quadro normativo e aspetti operativi”) che approfondisce la disciplina.
Come ricorda anche la FNC, i PIR, qui quali il MEF ha pubblicato apposite Linee ...
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