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Firmato il decreto attuativo per il credito d’imposta sulle spese di formazione 4.0

/ REDAZIONE

Mercoledì, 9 maggio 2018

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I Ministri Carlo Calenda, Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti hanno firmato il decreto interministeriale che dà attuazione al credito d’imposta sulle spese di formazione 4.0.

Come previsto dalla legge di bilancio – ricorda il MISE in un comunicato stampa di ieri – l’incentivo finalizzato a supportare l’acquisizione di competenze sulle tecnologie 4.0 applicate negli ambiti informatica, tecniche e tecnologie di produzione e vendita e marketing da parte dei lavoratori dipendenti di imprese italiane prevede un credito d’imposta del 40% delle spese ammissibili sostenute nell’anno 2018 e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria.

“Con l’operatività del credito d’imposta Formazione 4.0, l’approvazione oggi (ieri, nrd) in CdM della governance del fondo per il capitale immateriale e la selezione definitiva dei competence center che si concluderà a giorni, il piano impresa 4.0 completa il pilastro delle competenze dopo quello del supporto agli investimenti tecnologici” ha commentato il Ministro dello Sviluppo economico Calenda.

Nella riunione di ieri, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un regolamento che individua l’organismo competente alla gestione delle risorse stanziate dalla L. 205/2017 per perseguire obiettivi di politica economica e industriale, connessi anche al programma “Industria 4.0”, ai cui fini è stato istituito uno specifico Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, della competitività e della produttività.

Il regolamento, oltre a individuare l’organismo competente alla gestione delle risorse, definisce l’assetto organizzativo che consenta l’uso efficiente delle risorse del citato Fondo, per favorire il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionali, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, le relazioni con il sistema del venture capital italiano ed estero.

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