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IMPRESA

Falso in bilancio se si omette l’indicazione delle garanzie prestate

Il reato si ripete per ogni esercizio in cui l’omissione continua, ma il dolo va provato in concreto

/ Maria Francesca ARTUSI

Giovedì, 17 maggio 2018

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L’omessa ostensione di dati contabili imposti per legge, suscettibili di incidere sul patrimonio dell’impresa anche negli esercizi successivi rispetto a quello in cui i valori economici sono venuti ad esistenza, può integrare diversi reati “istantanei” di falso in bilancio, per ciascun anno di esercizio, fino al momento in cui la condotta reticente non venga a cessare.

Così la Corte di Cassazione – nella sentenza n. 21672 depositata ieri – ritiene che le false comunicazioni sociali, ex art. 2621 c.c., possano essere contestate anche in un caso in cui vengano omesse le informazioni riferibili a delle garanzie prestate dalla società in relazione ad un contenzioso pendente.

Tale disposizione (oggi riferita solo alle società “non quotate”, mentre per le “quotate” ...

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