Niente sanzioni per gli acconti carenti dovuti al rinvio dell’IRI
L’Agenzia delle Entrate conferma la loro non applicazione, a condizione che non vi siano altre previsioni errate
Non si applicano le sanzioni e gli interessi in relazione agli acconti IRPEF 2017, calcolati secondo il metodo previsionale, che, a causa del rinvio del regime IRI, sono risultati insufficienti rispetto all’imposta dovuta per il 2017. Ciò vale, tuttavia, laddove detti versamenti risultino insufficienti esclusivamente per effetto del differimento, al 2018, delle disposizioni di cui all’art. 55-bis del TUIR, e non anche per altre previsioni che si sono rivelate errate.
Questo è l’importante chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 47 pubblicata ieri, che consente di rassicurare i contribuenti che, in vista dell’imminente apertura della campagna versamenti, si interrogavano su come regolarizzare gli acconti IRPEF 2017 che, per effetto
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