Valido l’accertamento anticipato se c’è accesso ma la verifica è «a tavolino»
Nella specie, l’accesso era strumentale a reperire documenti in precedenza richiesti al contribuente
Con l’ordinanza n. 18245, depositata ieri, la Corte di Cassazione ritorna sul tema della validità dell’atto impositivo emesso prima della scadenza del termine dilatorio ex art. 12 comma 7 della L. 212/2000, decorrente dalla consegna del processo verbale di constatazione.
Per la Suprema Corte, l’inosservanza del termine di sessanta giorni non determina ipso iure la nullità dell’atto impositivo, essendo necessaria la preventiva verifica dell’effettiva acquisizione da parte dell’Ufficio della documentazione rilevante ai fini impositivi e del suo impiego ai fini del successivo atto di accertamento.
A quanto è dato conoscere, nel caso di specie, l’Ufficio effettuava un controllo a tavolino, nel quale la documentazione necessaria veniva richiesta, e, a seguito ...
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