Interposizione fittizia non accertabile nei confronti del soggetto interposto
L’art. 37 comma 3 del DPR 600/73 non prevede responsabilità, neanche sussidiarie, dell’interposto nell’evasione fiscale realizzata dall’interponente
Con la sentenza in commento n. 26414 depositata ieri, la Cassazione chiarisce i confini dell’interposizione fittizia e stabilisce nettamente che l’art. 37, comma 3 del DPR 600/73 può essere invocato unicamente per riprendere a tassazione nei confronti dell’interponente i redditi di cui sia titolare apparente il soggetto interposto e non per accertare eventuali responsabilità di quest’ultimo.
Nel caso di specie l’Agenzia delle Entrate, accertato un caso di interposizione fittizia, notificava l’atto impositivo al soggetto interposto. Questi sarebbe un “semplice prestanome”, mentre l’attività sarebbe svolta unicamente da altro soggetto, l’interponente, “il quale contattava i terzi e aveva la gestione del conto corrente”. ...
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