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LETTERE

Non serve un «bollino blu» sugli iscritti alle professioni ordinistiche

Martedì, 27 novembre 2018

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Gentile Redazione,
leggo oggi (ieri, ndr), sul sito dell’Ansa, l’intervista a Nicola Morra, neo Presidente della Commissione parlamentare antimafia, il quale prospetta, tra i vari interventi, anche l’introduzione di un “bollino blu” sugli iscritti alle professioni ordinistiche. Precisamente, Nicola Morra, prevedendo l’istituzione di un “bollino blu” per gli iscritti ai vari ordini professionali dice: “Penso ad una sorta di controllo di filiera etica che possa rappresentare una certificazione di moralità”.

Andrebbe spiegato a costui che gli ordini professionali hanno già un codice etico e deontologico e che gli iscritti sono già sottoposti al controllo di un Consiglio di disciplina e che costoro, a differenza di altri, sono già coinvolti in un’intensa attività di controllo sulle realtà economiche del Paese.

Andrebbe ancora spiegato a costui come l’evoluzione normativa degli ultimi anni, voluta dal sistema politico, abbia permesso la nascita di una moltitudine di soggetti che, senza avere alcun titolo professionale, svolgono prestazioni di consulenza societaria, aziendale, economica e fiscale di particolare complessità, senza essere sottoposti a nessun codice etico e senza essere sottoposti ad alcun controllo, con il benestare, appunto, della politica.

Andrebbe ancora spiegato a costui che coloro che compiono operazioni economiche e societarie per scopi delittuosi non hanno bisogno del commercialista.

Andrebbe ancora spiegato a costui che personaggi tanto osannati anche dalla politica, come l’escapologo fiscale, chiamato anche a relazionare in Senato, non sono iscritti a nessun ordine.

Andrebbe ancora spiegato a costui l’enorme sforzo che migliaia di professionisti compiono quotidianamente collaborando con i magistrati e con i Tribunali per far emergere comportamenti delittuosi anche di enorme gravità.

Andrebbe ancora spiegato a costui quanto gli enormi sforzi di sindaci e revisori, assumendosi responsabilità quasi sempre sproporzionate rispetto ai propri strumenti, abbiano permesso di attenuare l’emergenza di un’innumerevole quantità di comportamenti delittuosi.

Andrebbe ancora spiegato, ma... cosa perdiamo tempo...
Un grazie infinito ai rappresentanti dei nostri ordini e ai rappresentanti delle nostre sigle sindacali, a tutti i professionisti che ogni giorno lavorano per un mondo migliore e a tutti noi che ogni giorno cerchiamo di essere ascoltati da una classe politica che invece non ascolta.


Marco Laiolo
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Alessandria

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