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FISCO

L’indebita compensazione si consuma con la presentazione del modello F24

La Cassazione ha fatto il punto sul momento consumativo del reato con riferimento al singolo periodo d’imposta

/ Maria Francesca ARTUSI

Sabato, 8 giugno 2019

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Il reato di indebita compensazione previsto dall’art. 10-quater del DLgs. 74/2000 è integrato dal mancato versamento di somme dovute, utilizzando in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del DLgs. 241/1997, crediti non spettanti o inesistenti.
Secondo la sentenza n. 25336 della Cassazione, depositata ieri, non è sufficiente, ai fini della penale rilevanza, un mancato versamento, ma occorre che lo stesso risulti, a monte, formalmentegiustificato” da una operazione di compensazione tra somme dovute all’Erario e crediti verso il contribuente, in realtà non spettanti o inesistenti. Del resto, è proprio la condotta, necessaria, di compensazione a esprimere la componente decettiva o di frode insita nella fattispecie e che rappresenta il quid pluris che differenzia il

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