Detrazione negata solo se il Fisco prova la compartecipazione alla frode
Elementi sintomatici possono essere la presenza di diversi nominativi sui documenti
Con la sentenza n. 20587 depositata ieri, la Corte di Cassazione, riepilogando i principi, di matrice sia comunitaria sia nazionale, inerenti al disconoscimento della detrazione nell’inesistenza soggettiva delle operazioni, elenca una serie di indici che, in modo più o meno persuasivo, possono essere sintomatici della compartecipazione a una frode oppure della circostanza che il cessionario/committente non potesse non sapere della medesima.
In primo luogo, si rammenta che, secondo la sentenza della Corte di Giustizia 22 ottobre 2015 relativa alla causa C-277/14, è chiaro come gli uffici debbano dimostrare, mediante elementi oggettivi, che il cessionario sapeva o avrebbe dovuto sapere della frode a monte, senza esigere verifiche che non gli incombono, essendo riservate all’autorità ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41