Giochi e scommesse complicano l’autoriciclaggio
La Cassazione ha fornito riposte contrastanti sulla portata della nozione di attività speculativa
Che l’autoriciclaggio, di cui all’art. 648-ter.1 c.p., come inserito dall’art. 3 comma 3 della L. n. 186/2014, sarebbe stato un reato estremamente problematico, era chiaro, fin da subito, a chiunque. Ciò che non si poteva prevedere, però, era fino a che punto avrebbero potuto spingersi le incertezze relative all’ambito di applicabilità di tale fattispecie.
Emblematico al riguardo è quanto emerge dalla lettura delle sentenze n. 9751 e 13795 del 2019 della Cassazione.
Nella prima si è esclusa la configurabilità dell’autoriciclaggio nella condotta di un soggetto che impiegava il provento dei delitti di truffa ed appropriazione indebita, da lui commessi, in ingenti puntate al gioco del lotto. Nella seconda, invece, si è ravvisato l’autoriciclaggio nella condotta
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