A Reggio Emilia il convegno nazionale sul «Commercialista di domani»
Ci sarà il futuro della professione, tra nuove tecnologie e allargamento delle competenze, al centro del convegno nazionale in programma il 27 settembre, alle ore 14.30, all’Auditorium Anna Maria e Marco Gerra di Reggio Emilia (centro Malaguzzi, Viale Ramazzini, 72/a).
L’evento, organizzato dalla Fondazione dei commercialisti di Reggio Emilia e arrivato alla sua seconda edizione, si intitola “Il commercialista di domani” e si propone di analizzare l’impatto dell’avvento di tecnologie sempre più avanzate nel campo delle libere professioni.
In particolare, si parlerà di intelligenza artificiale, innovazione tecnologica che più di altre potrebbe avere un effetto significativo su alcuni settori di attività, come ad esempio quello contabile. “La nostra professione – spiega Corrado Baldini, Presidente dell’ODCEC emiliano, che aprirà i lavori del convegno – sta vivendo un cambiamento epocale e secondo noi era necessario cercare di portare idee e soluzioni concrete che potessero aiutare i colleghi in questo momento”.
Il cambiamento, secondo il Presidente dell’Ordine reggiano, si muoverà su “due pilastri: da una parte, gli strumenti tecnologici che entrano nella quotidianità e che potrebbero rappresentare un’opportunità. Dall’altra, le specializzazioni che il mercato ci chiede sempre di più. Il commercialista tuttologo è una figura del passato. I clienti ci chiedono di essere specializzati in determinate materie e questo ha un effetto sia sulla preparazione che il professionista deve avere sia sull’organizzazione dello studio, sempre più integrato e formato da diverse figure professionali”.
Lo studio professionale del futuro, aggiunge Baldini, dovrà “continuare a presidiare le attività di base, che ancora oggi sono svolte dalla maggior parte dei commercialisti”, affiancando a questa competenze che sono nelle corde degli iscritti all’albo. Un esempio è la “consulenza direzionale, aiutare l’imprenditore nell’avere reportistiche periodiche. Noi abbiamo le competenze per tirar fuori i numeri e, sfruttando la tecnologia, portare l’azienda sullo smartphone dell’imprenditore, con i dati sempre a portata di mano”.
Un modo per utilizzare la tecnologia a proprio vantaggio in un processo di avanzamento che “non può essere arginato”. È proprio questo, governare e non subire il cambiamento, il tema al centro delle due tavole rotonde previste.
Nel corso della prima, che seguirà la relazione introduttiva di Giancarlo Attolini, IFAC Global Ambassador, prenderanno la parola Paul Thompson, EFAA Director, Michele D’Agnolo dell’Università di Trento, Judith Redi, head of Data science di Exact, e Claudio Rorato del Politecnico di Milano.
Nella seconda sessione, incentrata su le “Good practices in Italia”, interverranno Chiara Mio dell’Università Ca’ Foscari, Fabio Cigna, dottore commercialista in Cuneo, e Roberto Spaggiari, Presidente della Commissione Information technology dell’ODCEC di Reggio Emilia.
La partecipazione al convegno è gratuita e consentirà di maturare cinque crediti “speciali” validi ai fini della formazione professionale continua.
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