Iscrizione dell’avviamento dubbia nei conferimenti d’azienda di mero scorporo
In questo caso la partecipazione che il conferente riceve in cambio è la mera riespressione dell’azienda che ha conferito
In assenza di principi contabili nazionali specificamente dedicati alle operazioni di conferimento d’azienda, la prassi assolutamente prevalente ritiene che la società conferitaria non sia vincolata al rispetto della continuità dei valori contabili risultanti in capo all’impresa conferente (ferma restando la possibilità di scegliere di procedere in tal senso ogni qual volta il conferimento abbia una natura economico-sostanziale equiparabile a quella di una trasformazione) e sia invece libera di iscrivere l’azienda ricevuta nella propria contabilità per un valore pari a quello cui il bene è stato valutato ai fini del conferimento.
Ciò implica che i plusvalori latenti in capo al conferente, sui singoli elementi patrimoniali facenti parte il complesso aziendale conferito, possono ...
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