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Fissate le retribuzioni convenzionali per il 2020

/ REDAZIONE

Giovedì, 9 gennaio 2020

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Il decreto interministeriale 11 dicembre 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 5 di ieri, fissa le retribuzioni convenzionali di cui all’art. 4 del DL 317/87, applicabili nel 2020 ai lavoratori dipendenti operanti all’estero.

Sul piano fiscale, queste retribuzioni rilevano ai fini della determinazione del reddito di lavoro dipendente ai sensi dell’art. 51, comma 8-bis del TUIR, in caso di lavoro prestato all’estero in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto da dipendenti che, nell’arco di 12 mesi, soggiornano nello Stato estero per un periodo superiore a 183 giorni, in sostituzione delle retribuzioni effettivamente erogate.

Ai fini previdenziali, rilevano per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie nei confronti dei lavoratori italiani che prestano l’attività all’estero in Paesi extracomunitari con cui non sono in vigore accordi di sicurezza sociale oppure in Stati con accordi di sicurezza sociale, in relazione alle assicurazioni non contemplate negli accordi esistenti.

Come di consueto le retribuzioni convenzionali sono determinate sulla base di specifici settori produttivi: industria; industria edile; artigianato; industria cinematografica; spettacolo; autotrasporto e spedizione merci; commercio; credito; assicurazioni; trasporto aereo; agricoltura.
Per i lavoratori per i quali sono previste fasce di retribuzione, la retribuzione convenzionale imponibile è determinata sulla base del raffronto con la fascia di retribuzione nazionale corrispondente, di cui alle tabelle allegate al decreto.

I valori convenzionali individuati nelle tabelle, in caso di assunzioni, risoluzioni del rapporto di lavoro, trasferimenti da o per l’estero, nel corso del mese, sono divisibili in ragione di 26 giornate.

Sulle retribuzioni convenzionali va liquidato il trattamento ordinario di disoccupazione in favore dei lavoratori italiani rimpatriati.


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